
PIEMONTE
Ceretto
La filosofia steineriana, alla quale ci ispiriamo per il nostro lavoro in campagna, ci insegna a cercare un equilibrio ispirato a quello naturale: un prato di montagna ospita infinite varietà di fiori diversi, e la terra non viene erosa dal passaggio di un temporale. Anche se la vigna è una forzatura umana, questa tensione verso la biodiversità può essere mantenuta anche in agricoltura: negli ultimi vent’anni abbiamo eliminato antiparassitari e concimi, scoprendo che per nutrire la terra può bastare la pratica del sovescio, cioè la semina tra i filari di essenze che fanno da concime naturale. E' un percorso, non l’aggiunta di un ingrediente: non pensiamo mai al nostro lavoro in vigna e in cantina come a una ricetta. In ogni cosa adottiamo un approccio rispettoso della lunga durata dei nostri vini d’invecchiamento: una sperimentazione in vigna mostra il suo risultato in bottiglia non prima di sette anni e mezzo dalla vendemmia. Servono, allora, almeno quindici anni per consolidare il risultato delle prove fatte, per trovare risposta alle domande che rivolgiamo al vino e al terroir.
VINO